Nello scorso articolo abbiamo parlato dell’importanza dell’email marketing, delle sue caratteristiche e della sua capacità di adattarsi a ogni fase del funnel e a ogni tipo di interazione tra azienda e utente.
Alla luce di quanto visto, la scelta della piattaforma di email marketing diventa un passaggio cruciale per qualsiasi sia la strategia; sul mercato esistono numerosi strumenti, ognuno con caratteristiche, funzionalità e costi differenti.
Nel 2025, tra le soluzioni più apprezzate emergono tre nomi: Mailchimp, Brevo (ex Sendinblue), ActiveCampaign e Klaviyo: vediamo nel dettaglio punti di forza e limiti di ciascuna.
Mailchimp è probabilmente la piattaforma di email marketing più conosciuta al mondo, grazie alla sua interfaccia semplice e accessibile anche a chi è alle prime armi. È la soluzione preferita da molte piccole e medie imprese, startup e freelance che cercano un sistema efficace per inviare newsletter o campagne occasionali.
Uno dei suoi principali punti di forza è l’editor drag-and-drop, che consente di creare email dall’aspetto professionale senza alcuna competenza tecnica. La piattaforma offre decine di modelli personalizzabili e strumenti base di automazione (trigger, follow-up, messaggi di benvenuto), insieme a un’analisi dettagliata delle performance delle email (tassi di apertura, clic, bounce, disiscrizioni).
Un altro vantaggio è il piano gratuito, che consente di gestire fino a 500 contatti e inviare fino a 1000 email al mese. Tuttavia, questo piano presenta limitazioni significative, tra cui la presenza del branding Mailchimp nelle email e l’assenza di automazioni più avanzate.
Tra gli svantaggi, invece, bisogna considerare i costi aumentano rapidamente con la crescita della lista contatti; in questo senso, è importante procedere regolarmente alla pulizia della lista, eliminando i profili inattivi e/o quelli indesiderati (spam). Inoltre, alcune funzionalità premium (come segmentazioni dinamiche o report avanzati) sono accessibili solo nei piani superiori.
Alcuni utenti segnalano anche problemi di deliverability, cioè difficoltà nel far arrivare le email nella casella “principale” del destinatario, soprattutto in campagne ad alto volume.
Brevo è una piattaforma in continua evoluzione che punta a offrire non solo strumenti per l’email marketing, ma una suite completa di marketing digitale. A differenza di Mailchimp, non impone limiti al numero di contatti gestibili, ma fissa il tetto sul numero di email inviabili ogni giorno.
Il piano gratuito consente di inviare fino a 300 email giornaliere e include funzionalità interessanti come automazioni (disponibili solo con i piani a pagamento), editor visivo e segmentazione di base .
Brevo si distingue per la sua capacità di gestire campagne multicanale: email, SMS, notifiche push, WhatsApp e live chat; inoltre, offre un CRM integrato gratuito, utile per tracciare l’interazione con i contatti e costruire pipeline di vendita.
Per chi desidera una piattaforma flessibile ma non troppo complessa, Brevo rappresenta una valida alternativa. I piani a pagamento sono tra i più competitivi sul mercato e ideali per chi lavora con budget contenuti.
Tuttavia, anche Brevo ha i suoi limiti: molte funzionalità evolute (landing page, A/B testing, statistiche avanzate) sono disponibili solo con i piani superiori. L’interfaccia può inoltre risultare meno fluida rispetto a concorrenti come Mailchimp, e alcune sezioni della piattaforma possono presentare tempi di caricamento elevati.
Infine, altro svantaggio riguarda il branding Brevo presente nelle mail: questo, infatti, non viene rimosso con il passaggio ai piani a pagamento, ma si tratta di un add-on a pagamento.
ActiveCampaign è una piattaforma pensata per chi cerca potenza, flessibilità e controllo totale sulla propria strategia di email marketing. È la soluzione ideale per aziende medio-grandi, agenzie e professionisti del marketing che necessitano di workflow di automazione complessi, integrazioni avanzate e un CRM altamente funzionale.
ActiveCampaign permette di creare flussi automatizzati in base a una vasta gamma di trigger, condizioni e azioni, con segmentazioni estremamente precise basate su comportamento, interazioni, dati demografici o cronologia d’acquisto; allo stesso tempo, è possibile automatizzare l’intero ciclo di vita del cliente: dal primo contatto, al nurturing, alla conversione e alla retention.
Tra i suoi punti di forza spiccano:
Tuttavia, ActiveCampaign non è la piattaforma più semplice da utilizzare: la curva di apprendimento può essere ripida, specialmente per chi si approccia all’automazione per la prima volta.
Altra questione riguarda poi il prezzo: il piano Lite, pur accessibile economicamente, è piuttosto limitato rispetto alle reali potenzialità della piattaforma.
I costi aumentano sensibilmente con i piani superiori, che però sbloccano le funzionalità più interessanti.
Klaviyo è una piattaforma pensata per chi gestisce uno shop online e vuole costruire strategie di email e SMS marketing fortemente personalizzate. La sua forza sta nella capacità di raccogliere e sfruttare in tempo reale i dati provenienti da acquisti, navigazione e interazioni con il sito: un vantaggio fondamentale per chi vuole creare flussi automatizzati davvero su misura.
La piattaforma si integra nativamente con Shopify, WooCommerce, Magento e molte altre soluzioni, permettendo la sincronizzazione completa dei dati di prodotto, ordine e comportamento utente. In questo modo diventa semplice costruire flussi come il carrello abbandonato, l’up-sell post-acquisto o la riattivazione di clienti inattivi, il tutto con un sistema di automazione visivo relativamente flessibile.
Klaviyo si rivolge soprattutto a realtà strutturate, con un traffico consolidato e una base clienti significativa, pronte a investire nella personalizzazione spinta delle comunicazioni. Non a caso, è la piattaforma scelta da moltissimi brand direct-to-consumer e da e-commerce in crescita che puntano a incrementare le conversioni tramite un’esperienza utente coerente e data-driven.
Tuttavia, Klaviyo presenta anche alcuni limiti. Il principale riguarda il costo: il piano gratuito permette di inviare fino a 500 email mensili, ma al crescere della lista i costi mensili aumentano rapidamente; per un database ampio, la spesa può diventare significativa. Inoltre, nonostante l’interfaccia sia moderna, le molteplici funzionalità possono risultare complesse per chi non ha familiarità con i concetti di marketing automation.
Alcuni utenti segnalano anche una certa rigidità nei template email, un’assistenza clienti non sempre tempestiva e forti limitazioni nella gestione delle liste.
La scelta tra queste piattaforme dipende da molti fattori: dimensioni della tua azienda, competenze interne, tipo di pubblico, obiettivi della campagna e budget disponibile. Se sei agli inizi, Mailchimp o Brevo possono rappresentare ottimi punti di partenza; se invece il tuo obiettivo è costruire funnel sofisticati e campagne su larga scala, ActiveCampaign e Klaviyo possono fornirti gli strumenti adeguati.
L’importante è non scegliere in base al nome più noto, ma valutare ciò che davvero serve al tuo business e alla tua strategia di email marketing.
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