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Calendario Perazza 2023

CALENDARIO PERAZZA 2023

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CREATIVI, APPASSIONATI, CONCRETI: NOI SIAMO COSÌ. SVILUPPIAMO PROGETTI DI COMUNICAZIONE EFFICACI, LAVORANDO CON LE IMPRESE PER RAGGIUNGERE I LORO OBIETTIVI DI BUSINESS
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I RISULTATI DEL CALENDARIO

Anche nel 2023 i calendari Perazza hanno lasciato il segno. Il progetto promosso dalla nostra agenzia in collaborazione con Benetton Rugby, Imoco Volley e Treviso Basket ha raccolto 24.160 euro a favore dello IOV – Istituto Oncologico Veneto e del reparto di pediatria dell’Ospedale di Treviso. La somma contribuirà a sostenere progetti di cura per i piccoli pazienti.

LAVORIAMO CON LE IMPRESE

SEMPRE INSIEME AI MIGLIORI BRAND

Oltre 150 aziende ci hanno dato fiducia negli anni: con molte di loro continuiamo a portare avanti progetti di comunicazione, marketing e branding. Ѐ quello che succede quando le persone lavorano bene insieme: una collaborazione che cresce, si sviluppa e raggiunge risultati concreti che durano nel tempo.

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REALIZZAZIONE SITI WEB

Realizziamo siti web su misura per la tua azienda, utilizzando strategie, tecniche e strumenti che aumentano la sua visibilità  sui motori di ricerca.

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REALIZZAZIONE ECOMMERCE

Creiamo ecommerce funzionali, facili da utilizzare e in linea con l’immagine del tuo brand. Per aumentare le tue vendite online e ottimizzando tempi e costi.

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Affianchiamo la tua impresa  nella gestione dei social network: per attirare clienti, coinvolgerli e fidelizzarli, aumentando contatti e conversioni.

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CONSULENZA SEO

Creiamo contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, aumentando la visibilità della tua impresa sul web rispetto ai competitor.

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SOCIAL MEDIA MARKETING

Aiutiamo la tua azienda a pianificare e sviluppare una strategia efficace sui social network: aumentando contatti, conversioni, opportunità di business.

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EMAIL MARKETING

Realizziamo newsletter, campagne di mailing e percorsi di marketing automation studiati in base agli obiettivi di business della tua impresa.

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AZIENDA DI GRAFICA

Lavoriamo come studio grafico, offrendo alla tua azienda servizi completi e su misura, studiati in ogni dettaglio e coerenti con l’immagine del brand.

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ORGANIZZAZIONE EVENTI

Organizziamo l’evento perfetto per la tua azienda, occupandoci di ogni dettaglio: progettazione, budgeting, realizzazione, scelta dei fornitori.

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STUDIO FOTOGRAFICO E VIDEO

Servizi foto e video su misura per le esigenze della tua impresa, del tuo evento aziendale, della tua strategia di comunicazione.

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GREEN MARKETING

Struttura un percorso di sostenibilità per la tua azienda e comunicalo al meglio grazie al nostro servizio di consulenza Green Marketing.

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30 marzo 2023
Premio Mediastars 2023: ancora soddisfazioni per Studio Perazza
Anche quest'anno Studio Perazza si è fatto onore nell'edizione 2023 del premio Mediastars, il premio tecnico della pubblicità. L’iniziativa, giunta ormai alla 27esima edizione, premia la professionalità di chi, con il proprio lavoro, contribuisce al successo di progetti di comunicazione online e offline. Con soddisfazione e un pizzico di legittimo orgoglio, vi presentiamo i progetti che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento. Monografia celebrativa del 50° anniversario di Ormet srl Abbiamo progettato a quattro mani con il cliente, Ormet srl, la monografia celebrativa dedicata ai 50 anni di attività dell’azienda. Il progetto, intitolato “L’impronta dei nostri passi”, si è classificato al primo posto nella Sezione Corporate Identity - Categoria Literature Design e ha ricevuto anche il premio "Special star" per il graphic design. La monografia racconta i primi 50 anni dell'impresa trevigiana che produce e realizza tecnologie e macchinari per il sollevamento. Non si tratta di una semplice brochure da sfogliare, ma della narrazione dei tanti successi che Ormet srl ha ottenuto dal 1972 ad oggi, con uno sguardo verso il futuro.
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21 marzo 2023
Sito web responsive: come crearlo
Che cos'è un sito web responsive, che vantaggi porta alla tua impresa e quali sono i suggerimenti giusti per crearne uno? Te lo raccontiamo in questo articolo. Sito web responsive: significato Detto in parole semplici, un sito web responsive è un sito che si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo su cui viene visualizzato, garantendo all'utente un'esperienza ottimale su qualsiasi dispositivo. Ciò significa che un sito responsive sarà facilmente navigabile sia da desktop, sia da tablet, sia da smartphone. La necessità di avere un sito web responsive riguarda tutti i siti web, tenuto conto che: Secondo i dati del rapporto Ericsson citati da Ansa ad agosto 2022 traffico da dispositivi mobili è cresciuto del 39% rispetto al 2021; Le statistiche 2021 di StatCounter, pubblicate da Kinsta, indicano che il 54,8% delle visite online in tutto il mondo proviene dal mobile, il 43% dal desktop e il 2% dai tablet. Secondo la stessa fonte, in Europa la percentuale di traffico da mobile scende al 46%, contro il 51% da desktop, ma il trend è in crescita (Dati Oberlo 2022)  
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07 marzo 2023
OKR: cosa sono e perché usarli
Cosa sono gli OKR e perché le aziende dovrebbero conoscerli? In parole semplici, gli OKR sono una metodologia definire e monitorare gli obiettivi aziendali. L'obiettivo è promuovere la focalizzazione e l'impegno sulle priorità favorendo allineamento, coinvolgimento e innovazione in modo semplice e trasparente. Ne parliamo in questo articolo, partendo, come sempre, da alcuni dati di base che aiutano a capire l'importanza del tema. OKR: cosa sono Gli OKR, acronimo di Objectives and Key Results (Obiettivi e Risultati Chiave), sono un protocollo di definizione degli obiettivi, semplice ma potente. Questo strumento è stato inventato da Andy Grove di Intel e ad oggi è utilizzato da Google e da altre migliaia di organizzazioni di tutte le dimensioni.
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21 febbraio 2023
Le strategie di marketing di Amazon
Amazon fonda il suo successo su una strategia di marketing efficace e in continua evoluzione. Di cambiamento in cambiamento, però, il colosso dell'e-commerce è sempre rimasto fedele a una mission ben precisa: declinata variando contenuti, canali di diffusione e tempi. Ne parliamo in questo articolo. Marketing Amazon: la proposta di valore Quando Amazon si è imposto all'attenzione mondiale come la piattaforma leader indiscussa gli acquisti online, lo ha fatto con una proposta di valore chiara: che è diventata il punto di riferimento per sviluppare la sua strategia di marketing. Una mission ambiziosa, dichiarata in termini semplici: "essere la società più incentrata sul cliente al mondo, dove i clienti possono cercare, trovare e scoprire tutto ciò che potrebbero voler acquistare online al prezzo più basso".
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07 febbraio 2023
Video corporate aziendale: perché realizzarlo e come
Che cos'è un video corporate? Usando il linguaggio del business, potremmo dire che è il biglietto da visita di un'azienda formato video. In questo articolo ti spieghiamo meglio di cosa si tratta, come inserirlo in una strategia di comunicazione aziendale e perché la tua impresa dovrebbe averne uno. Video corporate aziendale: cos'è Il video corporate o video aziendale, è il video con cui un'impresa si presenta sul mercato al proprio target di riferimento. Si tratta allo stesso tempo di un video istituzionale e di uno strumento molto utile dal punto di vista commerciale. In un video corporate, un'impresa si racconta, mettendo in evidenza gli elementi strategici che vuole comunicare in modo efficace al proprio pubblico. Tra gli elementi che di solito non mancano mai ci sono, ad esempio: Riferimenti alla storia dell'impresa; Elementi che comunicano i valori e la mission dell'azienda, ma anche il suo stile comunicativo e il suo posizionamento. Contenuti che rimandano ai prodotti e ai servizi offerti; Riferimenti alle caratteristiche che distinguono l'azienda rispetto ai concorrenti e che intercettano i desideri e i bisogni del target di mercato.
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24 gennaio 2023
Web marketing per il turismo: le strategie vincenti
Web marketing per il turismo: un settore strategico, e a dirlo sono le cifre. Prendendo in considerazione solo le imprese aderenti a Confturismo, in Italia parliamo di 220mila aziende, tra hotel, campeggi, strutture ricettive in genere, agenzie di viaggi, tour operator, bar e ristoranti delle località turistiche. Un comparto che, da solo, occupa più di un milione di lavoratori e produce un fatturato di 25 miliardi di euro all'anno. La tua impresa appartiene a questo settore? Allora sappi che se vuoi sviluppare una strategia di marketing e comunicazione efficace sui canali digitali devi definire con cura obiettivi, target e contesto. Ne parliamo in questo articolo. Cos'è il web marketing per il turismo Detto in parole semplici, il web marketing per il turismo è l'insieme di strategie di comunicazione, azioni e strumenti da utilizzare per comunicare in modo efficace le caratteristiche e il valore della tua impresa turistica o della località in cui opera. L'obiettivo del web marketing turistico, almeno nelle sue linee generali, è dunque quello di attrarre potenziali clienti, convincerli della bontà e dei vantaggi dei tuoi servizi e spingerli, a seconda dei casi, ad acquistare un viaggio, prenotare una stanza, riservare un tavolo.
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10 gennaio 2023
Rebranding: cinque esempi da studiare
Quali sono i migliori esempi di rebranding recenti e perché sono efficaci? Ne parliamo in questo articolo, partendo dalla definizione di rebranding e presentando cinque casi di studio tra i più interessanti. Rebranding: cos'è Il rebrending è un azione di rinnovamento significativo nella brand identity di un'impresa, per cambiare la percezione che clienti, partner di business e altri attori significativi hanno dell'azienda. A seconda degli obiettivi strategici e dell'ampiezza del processo, un'attività di rebranding può modificare diversi elementi: ad esempio logo e marchio, tone of voice, strategia di comunicazione. Alcuni esperti di marketing, tra cui Lambkin e Muzellec, individuano due possibili percorsi di rebranding: Rebranding evolutivo: legato a modifiche graduali nel tempo, come ad esempio il cambio di alcuni elementi del logo o del pay-off Rebranding rivoluzionario: in questo caso si modifica radicalmente l'immagine dell'impresa, spesso cambiando anche il naming aziendale e la strategia di comunicazione. Secondo queste definizioni, l'incisività e l'ampiezza dell'azione di rebranding si misurano considerando due dimensioni: posizionamento sul mercato ed elementi visuali.  
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27 dicembre 2022
La strategia di marketing di Converse tra storia, intuizione e social network
Analizzare la strategia di marketing e di social media marketing di Converse vuol dire confrontarsi con un brand che ha superato indenne più di cento anni di storia. Con un plus vincente: intuizioni innovative sempre in anticipo sui tempi. Strategia di marketing Converse: la storia Converse viene fondata in Massachusetts nel 1908: l'azienda produce scarpe di gomma e calzature da lavoro. Nel 1917, però, la strategia di posizionamento cambia radicalmente: Converse decide di realizzare scarpe per lo sport e, in particolare, per la pallacanestro, che in quegli anni iniziava a diventare popolare negli USA. Da quel momento in poi, le scarpe Converse sono legate al mondo del basket: in particolare da quando Chuck Taylor, un cestista famoso in tutta America, si innamora delle calzature del brand. L'atleta inizia a usarle e a promuoverle durante le sue attività sportive. Da allora il binomio Converse - basket è protagonista di una strategia di marketing sviluppata con intuizioni decisamente all'avanguardia per i tempi: Nel 1921, Taylor diventa commerciale per la Converse e fonda una squadra di pallacanestro sponsorizzata dall'azienda: i Converse All-Star (il nome vi dice qualcosa?). Grazie ai loro successi sportivi e alla loro azione di influencer marketing ante litteram, le converse iniziano ad essere percepite come "le scarpe dei campioni". Il brand rafforza il concetto l'anno dopo, con un altra mossa vincente: Taylor crea il Converse Basketball Yearbook, con interviste e scatti fotografici ai campioni che indossano le Converse. La seconda guerra mondiale vede Taylor arruolato in aeronautica e poi allenatore della squadra di basket delle forze armate. Le Converse diventano le scarpe ufficiali dell'esercito.
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12 dicembre 2022
Analisi PEST per il marketing: cos'è e come farla
Cos'è l'analisi PEST? Uno strumento utilissimo per la pianificazione strategica nell'ambito del business. In questo articolo capiremo meglio di cosa si tratta e come si applica al mondo del marketing. Cos’è l’analisi PEST In sintesi, se dovessimo spiegare cos'è l'Analisi PEST, potremmo dire che si tratta di un metodo che permette di sviluppare un'analisi di marketing in modo completo. La sigla PEST, infatti,  è un acronimo che si riferisce ad alcuni ambiti da considerare per comprendere meglio il contesto di business in cui la tua realtà imprenditoriale opera: P = Politico. In quest'ambito si analizza l'evoluzione delle normative di settore, la stabilità del governo in carica e la sua influenza sui mercati, le politiche commerciali, fiscali e di promozione degli investimenti attuate e altri elementi simili. E = Economico. Tra gli elementi da prendere in esame, l'andamento del mercato di riferimento, le prospettive di crescita economica generale e del tuo  settore, i costi dei fattori di produzione, l'andamento dell'inflazione. S = Sociale. Quest'area ha a che vedere con i comportamenti quotidiani del tuo target: valori, bisogni, desideri, problemi sentiti come particolarmente significativi. Ma anche abitudini di consumo, caratteristiche demografiche, gruppi sociali di appartenenza: tutti elementi da considerare che riguardano l'identikit del tuo cliente. T = Tecnologico. In quest'ultimo settore si esaminano i mutamenti tecnologici che potrebbero portare allo sviluppo di nuovi processi, di nuovi prodotti o servizi e di nuove strategie di approccio al cliente.
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29 novembre 2022
Google Analytics 4: guida all’utilizzo
Dal primo luglio 2023 Google Analytics 4 (GA4) sostituirà la vecchia versione di Google Analytics che tutti abbiamo imparato a conoscere. Questo vuol dire che, da quel momento in poi, il sistema di monitoraggio attuale non registrerà più i dati dei tuoi siti web. Se non passerai a Google Analytics 4, di conseguenza, non potrai più vedere le statistiche relative a visitatori, vendite, conversioni, e ad altre metriche importanti per la tua strategia online. GA4, però, funziona in modo un po'  diverso dalla sua versione precedente. In questo articolo ti spieghiamo cosa cambia e quali sono le ragioni per cui suggeriamo di anticipare il passaggio da un sistema all'altro. Cos'è Google Analytics 4 Google Analytics 4 non è una novità: il primo rilascio è stato annunciato da Google a fine 2020. Ad attirare l'attenzione su un cambiamento previsto e già in corso di definizione, però, è stato il Garante della Privacy. L'autorità del nostro paese, insieme ad altri enti analoghi in diversi paesi d'Europa, l'estate scorsa ha decretato che l'attuale versione di Google Analytics , la cosiddetta Universal Analytics, è illegale. GA4 dovrebbe risolvere il problema grazie ad alcune configurazioni di server studiate ad hoc, ma anche su questo punto non tutti sono concordi. Quello che vale la pena di ricordare è che il cambiamento è irreversibile e sostenuto da valide ragioni, anche a livello giuridico.
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14 novembre 2022
Link building: cos'è e perché è utile
Cos'è la link building? Lo dice l'espressione stessa: la costruzione di legami. In questo caso, però, meglio non tradurre: perché si sta parlando proprio di link sul web. In parole semplici, si tratta di una tecnica SEO, ossia di uno strumento che serve per ottimizzare i contenuti di un sito per i motori di ricerca. Gli esperti di link building, infatti, lavorano per incrementare il numero di link di qualità che puntano al tuo sito web, aumentandone l'autorità agli occhi di Google. In questo articolo parleremo più nel dettaglio di che cos'è la link building, di come farla e dei vantaggi che genera in termini di posizionamento, incremento del traffico,  conversioni. Cos'è la link building Per capire meglio cos'è la link building, partiamo da una considerazione: puoi proporre contenuti completi, approfonditi, scritti secondo tutte le regole della SEO on-site e on-page e perfettamente centrati sulle ricerche del tuo target online. Ancora non basta per ottenere visibilità su Google. Uno degli elementi che Google mette ai primi posti nella classifica dei fattori di ranking di un sito web, infatti, è proprio la presenza di link di qualità che portano ai contenuti del sito stesso. In tre parole: la link building.
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02 novembre 2022
Influencer marketing: cos'è e come farlo
Cos'è l'influencer marketing? Possiamo definirlo come un'attività di marketing che utilizza la visibilità e la capacità di coinvolgimento e fidelizzazione degli influencer per promuovere brand, prodotti e servizi. In questo articolo vedremo meglio di cosa si tratta, come strutturare un progetto di influencer marketing e quali sono i vantaggi per le aziende. Influencer marketing: cos'è Quando si parla di influencer marketing si fa riferimento ad un'attività complessa, che può essere sviluppata a diversi livelli in base agli obiettivi da raggiungere. Per descriverlo in parole semplici, si potrebbe dire che fare influencer marketing significa coinvolgere nelle attività di marketing della tua impresa persone con un'ampia base di follower sui social, considerati punti di riferimento attendibili in un dato settore. C'è chi dice che l'influencer marketing sia sorpassato, a beneficio di attività diverse. Ad esempio le attività di advertising sui social network che, investendo somme di denaro calibrate sugli obiettivi da raggiungere, mirano ad influenzare  i meccanismi degli algoritmi che determinano la maggiore o minore visibilità dei contenuti.
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18 ottobre 2022
La marketing strategy di L'Oreal: digital transformation e personalizzazione
Una marketing strategy omincanale per L'Oreal. L'azienda francese punta su lusso, personalizzazione e digitale per la propria strategia di marketing: e i risultati arrivano, a doppia cifra. Una strategia che parte da lontano L'Oreal ci lavora dal 2010: la marketing strategy del gruppo punta sul digitale per diventare una delle prime "beauty tech company" a livello globale. Un percorso per fasi, che però ha visto una decisa accelerata in due step: L'acquisizione di ModiFace, impresa fondata da Parham Aarabi, professore di ingegneria dell'Università di Toronto. L'azienda si è imposta a livello mondiale come leader nella realtà aumentata e nell'intelligenza artificiale applicata all'industria della bellezza. Il cambio - in parte forzato - nelle abitudini di consumo indotto dalla pandemia che ha trainato le vendite online.
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13 ottobre 2022
"Really good together": a Treviso una mostra per raccontare il Calendario Perazza
“Really good together”: è questo il nome scelto per la mostra dedicata alle cinque edizioni del Calendario Perazza, il progetto solidale promosso da Studio Perazza. L’inaugurazione si terrà sabato 15 ottobre 2022 alle 12.00 presso il chiostro della chiesa di san Francesco, a Treviso.  Una mostra a Treviso per raccontare il progetto Calendario Perazza Ogni anno gli atleti di alcune delle più note società sportive della provincia di Treviso diventano modelli per un giorno, posando per scatti che rimandano a valori positivi condivisi, raccontati attraverso il colore, la luce, le parole. Benetton Rugby, Treviso Basket e Imoco Volley si mettono in gioco per un progetto che unisce sport, cultura e solidarietà. Nove calendari, oltre 20 professionisti coinvolti, più di cento atleti testimoni con un obiettivo importante. Il ricavato della vendita dei calendari, infatti, va a sostegno di iniziative rivolte ai bambini che affrontano la difficile sfida della malattia nelle strutture sanitarie del territorio. Nelle passate edizioni Calendario Perazza ha donato oltre 90mila euro a istituti di cura e associazioni. La mostra con gli scatti più significativi dell'intero percorso sarà visitabile gratuitamente nel chiostro della chiesa di San Francesco dal 15 al 21 ottobre prossimi. L'inaugurazione dell'evento L'evento di avvio del 15 ottobre è organizzato nel quadro del festival letterario Cartacarbone. Durante la giornata interverranno per presentare le proprie autobiografie anche Silvia Marangoni, undici volte campionessa del mondo di pattinaggio a rotelle, e Riccardo Pittis, uno dei più forti cestisti del basket italiano. A mezzogiorno si terrà l'inaugurazione ufficiale, con un brindisi offerto dal Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, sponsor delle ultime due edizioni del calendario. Verrà anche annunciato il progetto che Calendario Perazza intende sostenere il prossimo anno: nel 2023 la somma raccolta verrà donata al reparto pediatrico dell’ospedale di Treviso. Calendario Perazza è cresciuto anno dopo anno, sostenuto dall'impegno e dalla collaborazione di società sportive, istituzioni e aziende. Un'iniziativa nata spontaneamente e sviluppatasi altrettanto spontaneamente, grazie a tante, tantissime persone. La mostra di Treviso è il nostro modo per dire grazie a tutti coloro che continuano a supportare il progetto: un team che si impegna a fondo per un obiettivo concreto in cui crede. Vuoi saperne di più? Contatta i nostri uffici!
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04 ottobre 2022
Pagina aziendale Linkedin: come gestirla
La pagina aziendale Linkedin, questa sconosciuta. Quasi tutte le aziende decidono ricrearla, ma almeno la metà non sfrutta a dovere le sue potenzialità.  Come creare una pagina aziendale Linkedin Una pagina aziendale Linkedin ben curata è un biglietto da visita importante importante per un’azienda. La pagina Linkedin della tua impresa, infatti, permette di: Presentarsi agli utenti di Linkedin in modo sintetico ed efficace Scegliere, sviluppare e programmare nel tempo contenuti sui temi strategici per la tua azienda Interagire con potenziali clienti, partner di business, professionisti in un social network che nel 2021 conta 645 milioni di utenti, tra cui 30 milioni di imprese. Creare una pagina aziendale su Linkedin è molto semplice: bastano davvero pochissimi passaggi. Clicca sull’icona “Lavoro” nell’angolo in alto a destra della tua home page di LinkedIn. Poi scorri verso il basso e clicca su “Crea una pagina aziendale”. A questo punto, seleziona il tipo di pagina che desideri creare. Linkedin ti propone di scegliere  tra “Azienda”, “Pagina vetrina” e “Istituto didattico”: seleziona “azienda”. Si aprirà una pagina in cui ti viene richiesto di inserire alcuni dati  di base per la creazione della pagina: Nome della pagina; Url pubblico di Linkedin: è il link ufficiale alla pagina aziendale su Linkedin (es. linkedin.com/nomeazienda); Sito web dell’azienda; Industry, inteso come settore di attività; Dimensioni dell’azienda; Tipo di azienda, dato che va inteso come forma giuridica; Logo e pay-off dell’impresa. Tutti i dati inseriti, naturalmente, possono essere modificati dopo la creazione della pagina. Alla fine della procedura, dovrai cliccare sulla casella in cui si certifica che chi sta creando la pagina ha il diritto di farlo per conto dell’azienda. A questo punto, si aprirà una pagina in cui sarà Linkedin stesso a guidarti, suggerendoti di inserire i primi elementi utili a permetterti di interagire con gli altri utenti del social network. Tra i principali: Descrizione dell’attività dell’azienda; Località in cui si trova l’azienda; Immagine di copertina; Pulsanti che invitano chi visita la tua pagina a interagire: ad esempio, call to action come “Visita il nostro sito” o “Contattaci”. Ad ogni pulsante sarà collegato un link di riferimento o un indirizzo mail, in modo da dar seguito all’azione individuata.
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20 settembre 2022
Marketing automation: cos'è e come funziona
Che cos'è la marketing automation? Possiamo definirla come una serie di attività e strumenti che permettono alle aziende di raggiungere, coinvolgere e fidelizzare il proprio target di mercato. Come? Inviando contenuti programmati in grado di interessarlo e rispondere ai suoi bisogni e guidandolo in un percorso che lo porti a compiere azioni precise e strategiche per l'azienda. Ad esempio, lasciare i suoi dati per essere ricontattato, richiedere informazioni su un prodotto, registrarsi ad un evento. Le dimensioni del settore sono in crescita: secondo i dati di Gartner, nel 2027 gli investimenti in quest'ambito a livello globale arriveranno a 8,42 miliardi di dollari. La ragione è semplice da capire: il report 2022 di Activecampaign, ad esempio indica che le aziende che investono in marketing prevedono di duplicare i profitti nel 2022. In questo articolo vedremo meglio come funzionano i meccanismi alla base della marketing automation e perché le aziende dovrebbero utilizzarla. Marketing automation: cos'è  Per capire cos'è la marketing automation partiamo da un concetto fondamentale: si tratta di un'attività strategica che integra diversi strumenti e processi che le aziende utilizzano nelle attività di marketing. Attraverso la marketing automation, attività come la gestione di CRM e campagne di mailing, le operazioni di social media marketing, le strategie di lead generation, la creazione di landing page diventano elementi modulabili di un percorso strategico. L'obiettivo è quello di raggiungere potenziali clienti in target con messaggi studiati ad hoc per andare incontro ai loro bisogni, risolvere i loro problemi o soddisfare i loro desideri. La marketing automation, infatti, permette di attrarre nuovi clienti, interessarli all'azienda, ai suoi prodotti e ai suoi servizi, portarli all'acquisto, fidelizzarli. L'intero processo è gestito in maniera automatica, grazie a software specializzati: ciò consente di misurare con precisione i risultati del processo. Ad esempio, si può misurare l'andamento dell'intera strategia o di uno dei suoi componenti, il ritorno in termini di conversioni, il coinvolgimento e le interazioni degli utenti. Un altro vantaggio nell'uso dei software è dato dalla possibilità di segmentare il target in base alle sue caratteristiche e di definire percorsi differenti in base alle reazioni degli utenti a ciascun passaggio del percorso. L'elemento umano, tuttavia, è fondamentale per: identificare il target a cui si rivolge la strategia di marketing automation; definire l'organizzazione strategica del progetto, le attività da sviluppare e gli strumenti da utilizzare; individuare la sequenza dei contenuti da proporre e le relazioni tra i differenti contenuti; contattare il target dal punto di vista commerciale, dando seguito alla fase di acquisizione di contatti o curando la loro fidelizzazione nel tempo (lead generation e lead nurturing). Dopo aver presentato in sintesi che cos'è la marketing automation, vediamo allora come creare un percorso di efficace, partendo dalle basi.
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06 settembre 2022
Perazza e Benetton Rugby Treviso: una collaborazione vincente
Dal 2014 Il dipartimento foto e video di Perazza srl, Mega Production,  collabora con Benetton Rugby Treviso per la realizzazione di shooting video e fotografici, oltre che per attività di assistenza grafica durante tutta la stagione sportiva. Un progetto entusiasmante, che si rinnova anno dopo anno ma che non è mai uguale a se stesso: in questo articolo vi sveliamo i segreti del backstage! I servizi di Perazza srl per Benetton Rugby Treviso Prima dell'inizio dei campionati e delle competizioni, tra fine agosto e inizio settembre, l'agenzia Perazza è impegnata nella realizzazione dei servizi fotografici e video che verranno utilizzati per la presentazione della squadra e per la comunicazione istituzionale di Benetton Rugby Treviso durante i campionati EPCR - European Professional Club Rugby e URC - United Rugby Championship. Durante gli shooting, inoltre, realizziamo anche scatti e video dedicati alla presentazione della maglia di Benetton Rugby. La nostra agenzia cura il servizio sia per la maglia che la squadra indossa in casa (home kit), sia per quella utilizzata in trasferta (away kit). Le attività di shooting si svolgono in due giorni e mezzo e comprendono: L'allestimento dei set fotografici e video, preparati in mezza giornata. Utilizziamo due set fotografici, uno per le foto che ritraggono gli atleti in pose di gioco o di azione, l'altro per gli scatti più istituzionali. I video, invece, vengono girati in una stanza buia appositamente allestita: il materiale, una volta post prodotto, servirà a creare i video di presentazione dei giocatori convocati per ciascuna partita, oltre alle gif pubblicate sulla pagina Instagram di Benetton Rugby Treviso. Due giorni dedicati a scatti e riprese, che coinvolgono tutti gli atleti e lo staff della squadra. Ma i servizi di Perazza non si limitano alle giornate di shooting: la nostra azienda cura nei dettagli anche tutto il lavoro di post produzione. Un'attività accurata, costante e fondamentale, perché è da lì che nasce una parte del materiale che Benetton Rugby utilizza per la comunicazione istituzionale durante la stagione. Tutti i numeri di una collaborazione Quest'anno le attività di shooting hanno visto impegnati un video maker e due fotografi professionisti e un'assistente organizzativa e di produzione. Nella sede di Perazza srl, inoltre, un grafico dedicato lavora alle attività di post produzione foto e video. Un progetto gestito in modo professionale e accurato. E non potrebbe essere altrimenti, considerando i numeri di cui si parla: 60 giocatori e 30 membri del team tecnico, organizzativo e di comunicazione della squadra ritratti in foto e video; 23 foto e due video realizzati per ciascun giocatore in fase di shooting; 20 ore dedicate alla realizzazione del servizio fotografico e video, con la partecipazione di tutti i professionisti coinvolti; Circa 200 foto totali trattate nella fase di post produzione, che comprende l'attività di color correction e lo scontorno di ciascun giocatore, per poter sfruttare gli scatti nella preparazione del materiale di comunicazione che Benetton Rugby Treviso utilizza durante l'anno. L'attività di assistenza grafica, poi, si prolunga per l'intera stagione, affiancando la squadra nella preparazione di post, stories e altro materiale da utilizzare su Instagram e Facebook, grafiche per la stampa che verranno veicolate sui media locali, flyer e locandine, foto e video per ledwall, materiale per eventi e celebrazioni. La collaborazione con Benetton Rugby Treviso si rinnova anno dopo anno e coinvolge molti tra i servizi di agenzia Perazza. Un progetto sviluppato su più fronti per comunicare in modo strategico un'immagine vincente. Vuoi conoscerci meglio o incontrarci per capire come possiamo affiancare la tua impresa? Contattaci e raccontaci i tuoi obiettivi di comunicazione!
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06 settembre 2022
SEO per e-commerce: sei consigli utili
SEO per e-commerce: cioè come ottimizzare il tuo sito di vendita per farlo trovare più facilmente sui motori di ricerca. Quali sono le conseguenze? Eccone alcune: Aumento delle visite al sito; Incremento del tasso di conversione; Di conseguenza, aumento delle vendite. Lavorare per migliorare il tuo e-commerce dal lato SEO significa quindi dargli più possibilità di raggiungere gli obiettivi di traffico e vendita. In questo articolo ti daremo qualche consiglio utile per farlo al meglio. 1. Analisi keyword Come in tutti i progetti di ottimizzazione di contenuti online per i motori di ricerca (è proprio questo il significato di SEO) il punto di partenza è l'analisi delle keyword. Scegliere le keyword giuste quando si lavora sulla SEO per e-commerce vuol dire capire come rispondere meglio alle ricerche degli utenti online. Le keyword, infatti, altro non sono che le parole digitate da chi naviga online per trovare le informazioni che cercano.
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23 agosto 2022
Organizzazione eventi aziendali: i vantaggi di un servizio
L'organizzazione di eventi aziendali è un'attività in cui prima o poi tutte le imprese di una certa dimensione devono fare i conti. Un evento per celebrare un anniversario, una giornata speciale dedicata a clienti e partner o un'iniziativa di team building : i tipi di evento sono davvero tantissimi. In questo articolo vedremo quali sono gli elementi da considerare nell'organizzazione di un evento e quali sono i vantaggi per le aziende. Prenderemo anche in esame un tipo particolare di evento: il team building. Organizzazione eventi aziendali: da dove cominciare Di solito quando si parla di organizzazione di eventi aziendali, i casi sono due: l'impresa è attrezzata per gestire tutto al proprio interno oppure si affida a professionisti qualificati. Sia in una situazione che nell'altra, chi si trova a sovrintendere l'intero processo deve tener conto di alcuni elementi fondamentali. Conoscerli, infatti, permette di crearsi una mappa organizzativa da seguire e, nel caso in cui si chieda l'intervento di professionisti esterni, di far chiarezza fin da subito su obiettivi dell'evento, desideri e mezzi a disposizione. Ecco, in sintesi, gli aspetti principali da considerare: Obiettivo: un evento, come qualsiasi altro progetto da realizzare, prevede un risultato da raggiungere. Ad esempio, festeggiare una ricorrenza, illustrare i risultati raggiunti nel corso dell'anno o spiegare agli stakeholder una decisione strategica per l'azienda. Oppure, ancora, presentare un nuovo prodotto che l'impresa sta per lanciare o rinsaldare le relazioni interne. Qualunque sia il tipo di evento, l'obiettivo da raggiungere è l'elemento principale da tenere in conto in ogni fase dell'organizzazione Budget: le risorse a disposizione sono un tema con cui è bene fare i conti fin da subito nell'organizzazione di un evento aziendale. Dal budget che l'impresa decide di investire dipendono infatti la scelta della location, il tipo di attività previste, la selezione dei fornitori. A volte anche con un piccolo budget si possono realizzare eventi d'effetto: in questo caso, un aspetto determinante sono le relazioni già in essere con i potenziali fornitori. Target: a chi è rivolto il tuo evento? Quante persone interverranno? Chi saranno i partecipanti e cosa si aspettano? Rispondere a queste domande significa prendere in considerazione lo stile dell'evento, la programmazione delle attività, gli spazi e la logistica. Se il target sono gli investitori e gli azionisti, molto probabilmente l'atmosfera sarà più formale e business oriented. Se invece si tratta di un evento per celebrare i 50 anni di un'azienda, lo stile sarà più conviviale e rilassato. Data: la scelta del giorno in cui si tiene un evento è strategica. In base alla data scelta, infatti, può variare il numero di partecipanti, il tipo di location e, soprattutto, il tempo a disposizione per l'organizzazione dell'evento. Location e logistica: quando si parla di organizzazione di eventi aziendali, scegliere la giusta location è fondamentale. Non si tratta soltanto di rispettare lo stile dell'avvenimento, ma anche di curare l'aspetto logistico. Per questo, meglio orientarsi su un luogo ben collegato e facile da raggiungere per gli invitati, a meno che non ci siano ragioni specifiche. Nel caso in cui la location sia particolarmente originale, è buona norma organizzare la logistica dell'evento prevedendo facilitazioni per gli ospiti, specie negli spostamenti. Scelta dei fornitori. Quando pianifichi il tuo evento, fatti una domanda semplice: di che cosa ho bisogno? Analizza il programma fase per fase e ora per ora e segna accanto ai diversi punti in scaletta tutte le necessità. Il catering, il fotografo, le attrezzature tecniche, la verifica delle autorizzazioni necessarie eccetera. Poi, contatta i diversi fornitori, tenendo in considerazione il tuo budget e magari affidandoti a professionisti che conosci o con cui hai già collaborato. Pianificazione. Organizzare vuol dire pianificare ogni cosa: prima, durante e dopo l'evento. Il risultato della giornata, infatti, dipende da molti fattori e non tutti hanno a che fare direttamente con la giornata in sé. Prova a pensarci: devi capire quando inviare gli inviti, come gestire le conferme di partecipazione, quando contattare i fornitori, come gestire andare incontro a esigenze particolari degli ospiti. Bene, adesso respira e prova a fare una scaletta con tutte le cose di cui devi occuparti. Riorganizzala in ordine cronologico e, per ciascuna attività, ipotizza una durata. Per farlo è utile partire dalla data dell'evento e andare a ritroso, tenendo sempre due o tre giorni in più di sicurezza nella programmazione. Comunicazione. Dovrai scegliere anche come comunicare il tuo evento e a chi: solo agli invitati o ad un pubblico più vasto? In questo secondo caso, dovrai scegliere bene i canali di comunicazione a cui affidarti, dai social media ai giornali, a livello locale o più ampio. Ti sembra un'attività complessa? Hai ragione, lo è: per fortuna ci sono aziende come la nostra che sono specializzate in organizzazione di eventi aziendali, in provincia di Treviso e in tutto il Veneto.
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02 agosto 2022
Blog aziendale: cos'è e perché crearlo
Che cos'è un blog aziendale, a cosa serve e quali sono i vantaggi per le imprese che decidono di crearlo? Ne parliamo in questo articolo. Cos’è un blog aziendale Il blog aziendale è un sito web, o più spesso una sezione interna al sito web di un'impresa, dove l'azienda pubblica regolarmente articoli collegati alla propria attività. Decidere di attivare un blog vuol dire programmare, scrivere e pubblicare contenuti che rispondano alle domande di chi naviga sul web. Infatti, chi naviga online lo fa quasi sempre per cercare informazioni che risolvano problemi e soddisfino esigenze o semplici curiosità. I contenuti di un blog aziendale cercano di anticipare le domande degli utenti e di fornire informazioni e contenuti utili a rispondere. Prendiamo l'esempio di un'azienda che produce bici da corsa: i clienti target cercheranno sicuramente informazioni online su tantissimi temi: Accessori per bici da corsa: i caschi migliori per la bicicletta, come scegliere il gps, gli occhiali da bici più adatti per la montagna, ad esempio. Manutenzione bici: come fare la manutenzione della bici da corsa prima dell'inverno o quali sono i prodotti indispensabili per una buona manutenzione, giusto per citare due argomenti. Abbigliamento tecnico: abbigliamento estivo da ciclismo, le migliori marche di abbigliamento da bici, i pantaloncini da donna più adatti ad ogni esigenza, e così via Prodotti e soluzioni tecniche: recensioni di nuovi prodotti, come scegliere il cambio per bici più adatto, eccetera. Itinerari cicloturistici: i migliori itinerari in bicicletta al lago, gli itinerari da non perdere in veneto, e via discorrendo. La lista potrebbe continuare, ma ci fermiamo qui. Quello che vogliamo farti capire è che l'impresa in questione potrebbe scrivere sul suo blog aziendale uno o più articoli che trattino questi temi (e molti altri) per intercettare le ricerche online di potenziali clienti. Se un articolo si posiziona tra i primi risultati di Google per una determinata ricerca dell'utente, chi sta cercando informazioni cliccherà sul link. Se qualcuno cerca su Google "Migliori caschi per bici da corsa" e l'azienda produttrice di biciha scritto un articolo esaustivo sul tema, finendo tra i primi risultati di ricerca, è probabile che l'utente apra il link, entrando nel blog (e quindi nel sito web) dell'impresa. Facile? No, non proprio. I contenuti online sono sempre di più e la concorrenza è tantissima. Ci sono però alcuni accorgimenti tecnici che si possono adottare per posizionare meglio su Google i contenuti del tuo blog: ne parleremo meglio tra poco.  
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19 luglio 2022
Come creare una newsletter efficace
Come creare una newsletter efficace, e soprattutto perché farlo? Partiamo dai dati: secondo l'osservatorio statistico di Mailup Academy, nel 2021 in Italia sono stati inviati 15 miliardi di email, un miliardo in più dell'anno precedente. Di queste, il 70% sono newsletter. Il 15% delle newsletter viene aperto: si parla di oltre un miliardo e mezzo di email, con un tasso di click sui pulsanti interni di quasi il 10%. Sono cifre di rilievo, soprattutto se si pensa che tra le tre tipologie di imprese con le migliori performance a livello di tasso di apertura e click ci sono le industrie manifatturiere. Se vuoi imparare come creare una newsletter efficace per la tua impresa, gli elementi che devi considerare sono tre: La struttura di base; Il piano editoriale dei contenuti e il calendario di pubblicazione collegato; Gli strumenti da utilizzare. Ne parliamo in questo articolo, esaminando ogni aspetto nel dettaglio. Come creare una newsletter: gli elementi fondamentali Il primo aspetto da considerare per capire come creare una newsletter che funzioni sono i destinatari. Di conseguenza, uno degli elementi fondamentali è curare la lista dei destinatari. Cosa significa? Chi si iscrive alla tua newsletter può farlo attraverso il tuo sito, i tuoi canali social o altre forme. Puoi decidere di inserire tutti gli utenti in un'unica lista o di sviluppare più liste, in modo da programmare l'invio di contenuti personalizzati. Nel form di raccolta dei dati per l'iscrizione, di conseguenza, puoi decidere di chiedere dati più o meno specifici, in modo da segmentare i contatti.  Oppure, questo tipo di analisi può essere fatto successivamente, al momento di creare le liste di invio: l'obiettivo resta comunque quello di definire gruppi di destinatari diversi per tipologie di contenuti differenti. Dopo aver definito come si deve le liste dei contatti, pensa agli obiettivi che vuoi raggiungere attraverso l'invio della newsletter. Ad esempio: Aggiornare i tuoi contatti sui nuovi prodotti, sevizi o eventi; Proporre promozioni e offerte riservate agli iscritti alla newsletter: uno strumento efficace di fidelizzazione; Mettere in evidenza contenuti strategici del tuo sito web, attraverso collegamenti a pagine o articoli: il post del tuo blog che parla di un caso di successo, la pagina che racconta un servizio che vuoi promuovere, il link alla landing page per iscriversi a un webinar o ad un evento, ad esempio. Infine, struttura un layout standard che possa, di volta in volta, ospitare contenuti sempre diversi. Definire un layout di base ti aiuterà ad essere facilmente riconoscibile: in questo modo chi riceverà la newsletter la assocerà immediatamente alla tua impresa. Con il passare del tempo, soprattutto se proporrai contenuti interessanti, gli iscritti considereranno la tua newsletter come un appuntamento fisso a cui dedicare intenzione. Di conseguenza, appena vedranno il layout familiare della mail, saranno spinti ad aprirla e a leggerla, migliorando le performance.
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05 luglio 2022
Differenza tra logo e marchio: facciamo chiarezza
Qual è la differenza tra brand, logo e marchio? Sono tre termini che sentiamo utilizzare spesso: tanto che molti li considerano sinonimi. Invece, si tratta di termini che fanno riferimento a concetti differenti: lo vedremo meglio in questo articolo, prestando attenzione in particolare alla differenza tra logo e marchio. Brand, logo e marchio Tre parole, tre diversi concetti, dicevamo: proviamo a capire meglio qual è la differenza, aiutandoci anche con esempi concreti. Il brand è l'insieme di tutti quegli elementi che, combinati e integrati tra loro, identificano un'impresa, un prodotto, un'associazione o altri tipi di organizzazione. Tra gli elementi costitutivi di un brand troviamo, ad esempio: Il nome: ne abbiamo parlato anche in un articolo recente dedicato al naming aziendale. Lo slogan o pay off: è una frase che accompagna il nome e che serve ad esprimere meglio i valori del brand e le sue caratteristiche distintive. Qualche esempio? Scavolini è "la più amata dagli italiani" e "dove c'è Barilla, c'è casa". Il marchio, di cui parleremo meglio tra poco. I valori associati all'impresa o all'organizzazione. Ad esempio, il brand Mercedes evoca immediatamente l'eleganza, il lusso, l'affidabilità e la potenza. Prendendo in prestito le parole di Philip Kotler, il brand (tradotto in italiano con marca) è "tutto ciò che un prodotto o un servizio rappresenta per i consumatori". Un concetto ampio, fatto di elementi chiaramente individuabili e univoci e di aspetti più soggettivi, anche se ampiamente condivisi. Se invece parliamo di logo, il campo di analisi si restringe. Il logo, infatti, può essere definito come un testo con un lettering distintivo che richiama immediatamente alla memoria un'azienda, un prodotto, un'organizzazione. Pensa ad esempio a scritte che ormai sono diventate familiari, per stile e tipo di carattere: Google, Coca Cola, MSC. Il marchio, invece, è una rappresentazione grafica che permette di identificare immediatamente il brand. Di solito comprende il logo dell'azienda, a cui spesso si associano altri elementi grafici, come un pittogramma o uno slogan. Ad esempio il marchio di Dove include la scritta con il nome dell'azienda e la colomba dorata che ne è il simbolo.
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21 giugno 2022
Naming aziendale: come sceglierlo
Naming aziendale: il nome del nostro brand, della nostra azienda, della nostra attività. Sceglierne uno efficace vuol dire trovare il modo di farsi ricordare immediatamente nello spazio di pochissime parole. A volte ne basta una, altre ne servono due o tre: in ogni caso, ci sono tecniche e accorgimenti che aiutano a costruire come si deve il naming di un'impresa. In questo articolo vedremo meglio che cos'è un naming aziendale, perché è importante e come crearlo. Il naming aziendale vincente: caratteristiche Quali sono le caratteristiche di un buon naming aziendale? Pensa ai brand che ricordi con più facilità e prova a riflettere su come sono costruiti. Facci caso: hanno più o meno tutti delle caratteristiche comuni. La prima, e forse anche quella più immediatamente riconoscibile, è la brevità: un buon naming è breve, perché le parole brevi sono più facili da ricordare rispetto a quelle lunghe. In più, sono perfette per loghi, marchi e grafiche. Immagina ad esempio cosa succederebbe se invece dell'acronimo FIAT sulla carrozzeria della tua auto ci fosse scritto per intero Fabbrica Italiana Automobili Torino. L'esempio rende l'idea, giusto? Per essere semplice da ricordare, un brand deve essere anche facile da pronunciare e comprensibile. Se il nome di un brand assomiglia a uno scioglilingua, le persone faranno fatica a ripeterlo: e un nome poco ripetuto difficilmente si fissa nella mente di chi lo sente. La terza caratteristica di un naming aziendale efficace è la capacità di distinguersi. A volte capita che lo stesso nome appartenga a brand diversi: fortunatamente, di solito si tratta di aziende di settori differenti. Se però un'azienda ha lo stesso nome di un'altra, di ambito differente ma molto più conosciuta, si corre il rischio di essere confusi, oppure fagocitati. Trasferendo la situazione nel campo delle ricerche online, ad esempio, se gli utenti cercano il nome di un brand il primo ad apparire sarà quello più noto. Dal momento che stiamo parlando di web, un'altra caratteristica fondamentale di un buon naming aziendale è la disponibilità. In altri termini, il fatto che il nome a cui stai pensando per la tua azienda non sia già "occupato" da qualcun' altro. Due situazioni in cui questo elemento diventa particolarmente importante sono: La registrazione di un marchio: prima di procedere si devono fare ricerche non soltanto sul nome del brand, ma anche su marchio e logo. Oltre ad assicurare che il naming sia disponibile, questa attività serve anche a evitare che altre aziende con nome, categoria merceologica o logo simile al nostro si oppongano alla registrazione. L'acquisto di un dominio per il sito web: in questo caso possiamo sfruttare i vari servizi online che permettono di verificare se un dominio è già stato acquistato in precedenza. Quando succede, il sistema ci propone anche alcune possibili soluzioni, come il  cambio di estensione del dominio (da .it a .com o .org, ad esempio). L'ultima caratteristica fondamentale è forse la più importante: il naming aziendale deve piacere ai clienti. Perché questo succeda, serve un mix di tutti gli elementi di cui abbiamo parlato. Una volta deciso il naming, l'idea migliore è quella di fare un test, proponendolo a potenziali clienti, persone che lavorano nell'ambito del marketing, dipendenti.  Se funziona, saranno loro a dirtelo per primi.
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07 giugno 2022
Come creare un piano editoriale Instagram perfetto
Come creare un piano editoriale Instagram efficace? Una domanda che chi usa Instagram in modo professionale si è senz'altro fatto più di una volta. Pianificazione e programmazione, infatti, sono indispensabili per strutturare un piano editoriale che funzioni. In questo articolo vedremo come creare un piano editoriale Instagram perfetto partendo dall'impostazione della strategia di base. Proporremo poi una veloce panoramica dei tipi di contenuti che possiamo inserire nella nostra programmazione e, infine, ci concentreremo proprio sulla fase operativa di pianificazione del piano editoriale. Piano editoriale Instagram: strategia generale Se pensi di poter gestire il profilo Instagram della tua impresa o della tua attività senza una pianificazione precisa, seguendo l'ispirazione del momento, c'è qualcosa che non va. I contenuti che pubblichi sui social, infatti, devono seguire una logica, in base agli obiettivi che vuoi raggiungere. Per creare il tuo piano editoriale su Instagram, allora, bisogna prima di tutto definire come impostarlo da punto di vista strategico. Ecco alcune domande utili da farsi: Qual è il mio obiettivo? Chiediti che risultato vuoi ottenere attraverso i contenuti che pubblichi. Ad esempio, potresti voler comunicare qualche aspetto del "dietro le quinte" della tua attività, magari meno evidente ma capace di fare la differenza rispetto ai tuoi competitor. Oppure, potresti voler creare una community che interagisca con te, magari ideando delle rubriche o degli appuntamenti fissi dedicati a un tema in particolare. A chi mi sto rivolgendo? Studia bene le caratteristiche del tuo target: età, abitudini quotidiane, interessi, esigenze, linguaggio. Ricordati che tutti i contenuti del tuo piano editoriale Instagram sono pensati per chi segue il tuo profilo, non per te stesso: di conseguenza, un contenuto rilevante per te può non esserlo per il tuo target. Ad esempio, potresti pubblicare un post che descrive per filo e per segno le caratteristiche tecniche di un nuovo prodotto e ricevere pochissimi riscontri in termini di like, commenti e interazioni. Perché? Perché ai tuoi clienti interessa non tanto "com'è fatto" il tuo prodotto, ma "a cosa serve" e come può venire incontro alle loro necessità. ("La gente non vuole un trapano, vuole un buco nel muro", diceva Philip Kotler). Come comunicano i miei competitor? Vai a vedere i contenuti che i tuoi concorrenti pubblicano su Instagram. Screma i profili e scegli di seguire solo quelli che pubblicano con una certa frequenza e che presentano i migliori risultati in termini di interazioni. Non considerare solo il numero di follower: privilegia piuttosto chi riesce a sviluppare uno scambio costante con il proprio pubblico. Dopo qualche tempo, ti accorgerai che alcuni contenuti sono più efficaci di altri: puoi riproporne di simili nel tuo piano editoriale Instagram, personalizzandoli in base alle caratteristiche della tua impresa. Quali sono i contenuti che mi differenziano? Soffermati su alcuni argomenti che rappresentano bene l'identità del tuo brand e crea delle rubriche dedicate. Pensale come degli appuntamenti a scadenza regolare che i tuoi follower aspettano, settimana dopo settimana o mese dopo mese. Un esempio? "L'angolo della sostenibilità", in cui parli delle azioni che la tua impresa sviluppa a tutela dell'ambiente. Oppure "Lo sapevi che...", una rubrica dedicata al "dietro le quinte" della tua attività o alle curiosità del tuo settore. Nella tua analisi strategica, ricorda sempre un elemento fondamentale: la prima funzione dei canali social è quella di coinvolgere il tuo target. Non aspettarti vendite o conversioni dirette: Instagram serve a tenere vivo l'interesse dei tuoi follower su quello che fai. Una community interessata e partecipe, poi, sarà più portata ad approfondire anche attraverso altri canali. Il tuo sito, il tuo e-commerce, la tua newsletter: le conversioni arriveranno da lì.
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