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17 ottobre 2025

I nostri consigli per la creazione della struttura di un sito web (e per le sue pagine)

La realizzazione di un sito web è un’attività tutt’altro che semplice: dalla struttura ai testi, dalla User Interface alla User Experience, dai backlink ai redirect, fino all’accessibilità, i punti da tenere in considerazione sono moltissimi.

Il primo, fondamentale passo per creare un nuovo sito consiste proprio nella definizione della sua struttura: ne parliamo nelle prossime righe.

Ti abbiamo incuriosito? Siamo pronti ad ascoltarti: parlaci del tuo progetto!

Cos’è la struttura di un sito web

Come suggerisce il nome, la struttura di un sito web rappresenta l’architettura logica e gerarchica con cui sono organizzate pagine di un determinato dominio. È l’insieme delle relazioni interne tra le varie sezioni, utile sia per guidare l’utente nella navigazione sia per consentire ai motori di ricerca di comprendere la logica informativa del sito.

Una struttura ben progettata è alla base di un’esperienza di navigazione intuitiva: consente all’utente di trovare rapidamente ciò che cerca, riducendo i tempi di permanenza inutili e favorendo l’interazione con i contenuti offerti.

Ad esempio, nel caso di un sito web aziendale, la definizione della struttura assume un valore strategico. Ogni pagina deve rispondere a una funzione precisa: presentare l’azienda, illustrare i servizi o prodotti, raccontare i valori del brand e fornire canali di contatto chiari. L’organizzazione logica di queste sezioni deve riflettere la gerarchia informativa interna, dalla homepage fino alle pagine di dettaglio.

Regole diverse valgono invece per i siti e-commerce. In questo caso l’architettura del portale diventa il cuore dell’usabilità. Le categorie devono essere organizzate secondo una logica immediata, i prodotti devono essere facilmente filtrabili e ogni pagina deve condurre naturalmente alla conversione, senza passaggi superflui. Una struttura ben disegnata consente inoltre di gestire al meglio il catalogo, facilitando aggiornamenti, integrazioni e l’indicizzazione dei nuovi articoli.

In termini tecnici, la struttura di un sito è legata anche al concetto di link interno. Collegare in modo coerente le diverse pagine contribuisce a migliorare l’autorevolezza del dominio e, di conseguenza, a migliorare la visibilità sui motori di ricerca (questa, lo ricordiamo, è solo una parte del lavoro: anche la SEO (Search Engine Optimization) e la GEO (Generative Engine Optimization) svolgono un ruolo fondamentale). La disposizione dei link, insieme alla coerenza dei titoli e degli URL, contribuisce inoltre a definire una mappa del sito (nota anche sitemap) leggibile sia dagli utenti sia dai crawler (come quelli utilizzati da Google, con informazioni disponibili in piattaforme come Google Search Console).

Oltre alla funzione di orientamento, la struttura influenza anche l’indicizzazione delle pagine del sito web. Un sito ben organizzato permette a Google di comprendere il tema principale di ogni pagina e la relazione che questa ha con le altre, facilitando l’individuazione dei contenuti più rilevanti.

 

L’alberatura del sito web

La prima fase nella realizzazione della struttura di un sito web riguarda la creazione dell’alberatura. Si tratta di una sorta di mappa gerarchica che mostra la disposizione dei contenuti partendo dalla homepage come livello principale, seguita da sezioni e sottosezioni. È una fase fondamentale nella progettazione di qualsiasi sito, perché consente di visualizzare come verranno distribuite le informazioni e quali percorsi di navigazione si renderanno disponibili.

Un’alberatura efficace tiene conto sia delle priorità comunicative dell’azienda, sia delle esigenze informative del pubblico. Le sezioni principali devono essere facilmente raggiungibili in pochi clic, mentre le sottosezioni devono approfondire i temi in modo coerente, senza creare duplicazioni, contenuti inutili o percorsi ridondanti.

La costruzione di questa mappa è spesso il risultato di un’analisi preliminare che comprende obiettivi di marketing, analisi delle keyword, target di riferimento e valutazione dei comportamenti degli utenti.

È bene notare che l’alberatura non è un elemento statico: va aggiornata nel tempo in base all’evoluzione dell’azienda, dei prodotti/servizi offerti e dei contenuti pubblicati. Un sito che cresce senza una logica di aggiornamento strutturale rischia di diventare difficile da consultare, meno performante sul piano SEO e, nel peggiore dei casi, non indicizzabile. Per questo motivo è importante pianificare revisioni periodiche della struttura del sito, che consentono così di mantenere coerenza, usabilità e visibilità dei contenuti.

 

Header, footer, content e sidebar: gli elementi da considerare on page

Definendo l’alberatura si crea, come abbiamo visto, la struttura del sito nel suo complesso. Altro discorso riguarda invece le singole pagine del sito web, ciascuna composta da elementi ricorrenti che ne determinano la leggibilità, la funzionalità e l’interattività/fruibilità, ed elementi specifici (il cosiddetto content) presenti soltanto in alcuni tipi di pagina. A livello di elementi ricorrenti vi sono header, footer e sidebar; nello specifico:

  • header: è la parte superiore della pagina, quella che accoglie il logo, il menu di navigazione e spesso una call to action, un motore di ricerca interno o un selettore della lingua desiderata. È lo spazio che accompagna l’utente sin dal primo accesso, per questo la sua struttura deve essere essenziale e coerente con l’identità visiva dell’azienda. Nel caso di siti complessi, il menu principale può essere accompagnato da un sottomenu o da un mega menu, utile per gestire categorie numerose senza compromettere l’ordine complessivo;
  • sidebar: è una colonna laterale che può ospitare contenuti complementari come moduli di contatto, link a pagine correlate, categorie, o elementi di navigazione secondaria. La sua presenza (che ovviamente non è obbligatoria) deve essere funzionale, pulita e mai ridondante: una sidebar ben progettata aiuta a mantenere l’attenzione dell’utente senza distrarlo dal contenuto principale;
  • footer: rappresenta la parte finale della pagina. È una sezione spesso trascurata, ma di grande importanza; contiene solitamente i link ai contatti, ai social network, alle pagine legali e alla privacy policy, nonché alle pagine principali interne al sito. Un footer strutturato in modo coerente contribuisce a migliorare l’esperienza utente e, al contempo, offre un ulteriore spazio per consolidare la navigazione interna.

Per quanto riguarda gli elementi specifici, questi si rifanno alla sezione content (o corpo centrale della pagina). Si tratta dell’area destinata ai contenuti testuali e visivi, nella quale si sviluppano le informazioni principali e le interazioni più rilevanti per l’utente. L’impaginazione, l’uso dei titoli e la gerarchia dei paragrafi seguono le regole semantiche dell’HTML, che consentono ai motori di ricerca di comprendere il peso di ciascun elemento. L’attenzione alla leggibilità, alla disposizione delle immagini e alla coerenza dei link interni è fondamentale per rendere questa sezione efficace.

Come anticipato, il corpo centrale varia a seconda della tipologia di pagina e, appunto, del loro contenuto: ad esempio, la pagina dedicata alla storia dell’azienda avrà una struttura differente da quella dedicata ai servizi, così come quella dei contatti sarà diversa dalla pagina di prodotto. Come è evidente, essendo i contenuti di ciascuna pagina (quasi) sempre diversi, si dovrà valutare caso per caso come strutturare ciascuna.

 

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