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17 maggio 2023

Link cattivi: cosa sono e come difendersi

I link cattivi sono link in entrata verso il tuo sito web che provengono da fonti dannose: in altre parole, sono backlink di scarsa o pessima qualità.

Esistono diversi tipi di link cattivi, ma tutti hanno una caratteristica in comune: abbassano l’autorità del tuo sito web agli occhi del motore di ricerca. Di conseguenza, possono farti perdere posizioni nella SERP di Google, portare a penalizzazioni anche pesanti del tuo sito e diminuire click, visite e conversioni.

Se è vero che un singolo link cattivo non è in grado di danneggiare un sito web, l’accumulo di questo genere di collegamenti può aumentare il rischio di declassamento dei contenuti o penalizzazione. Per questo, è fondamentale capire quali sono i link cattivi e come proteggere il tuo sito web. In questo post ti presentiamo i diversi tipi di link cattivi e i loro pericoli e ti spiegheremo come rilevarli e come difenderti.

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Link cattivi: da dove arrivano

In parole semplici, i link cattivi sono link che provengono da siti web di bassa qualità o, nei casi peggiori, da siti che contengono spam o addirittura malware. I siti di questo genere, ovviamente:

  • hanno una bassissima authority agli occhi dei motori di ricerca (e la trasferiscono al tuo sito, almeno parzialmente);
  • a livello di contenuto, hanno poca o nessuna rilevanza per il tuo sito web;
  • possono danneggiare la reputazione del tuo sito web e il posizionamento nei motori di ricerca.

È importante non confondere i backlink cattivi con i backlink utili che provengono da siti web affidabili e autorevoli. I backlink di alta qualità, infatti, sono essenziali per migliorare l’autorità del tuo sito web e il posizionamento nei risultati di ricerca.

Allo stesso modo, non tutti i link cattivi sono uguali: ecco alcuni dei più comuni:

  • Collegamenti a pagamento da siti web non pertinenti. I link che paghi o scambi con siti web non rilevanti per i tuoi contenuti possono peggiorare il profilo complessivo dei link in entrata verso il tuo sito web. I motori di ricerca possono riconoscere questo tipo di scambio come tattica manipolativa mer ottenere backlink in modo non naturale e di scarso valore e penalizzarti.
  • Backlink che arrivano da directory di articoli ospitate da siti web creati solo per offrire collegamenti. Anche in questo caso i motori di ricerca rilevano la bassa qualità del collegamento e penalizzano i siti web che lo ricevono come link in ingresso.
  • Link cattivi che arrivano da siti web con malware, virus o altri contenuti sospetti. In questo caso, si tratta di collegamenti fraudolenti o dannosi che colpiscono il tuo sito e gli nuociono.
  • Link al tuo sito in commenti spam o in chat di forum non rilevanti o di bassa qualità: anche questo tipo di link penalizza il tuo sito agli occhi di Google.

È fondamentale monitorare la situazione dei backlink per individuare al più presto possibile eventuali link cattivi in entrata. Se non agisci in modo tempestivo puoi peggiorare la reputazione e il posizionamento del tuo sito web.

Gli effetti sul posizionamento del tuo sito

I link cattivi, infatti, possono avere diverse ripercussioni negative per il tuo sito. Tra i pericoli maggiori:

  • Sanzioni dai motori di ricerca: Google, come abbiamo già detto, può peggiorare il posizionamento dei contenuti o dei siti con backlink dannosi in ingresso. Questo, di conseguenza, rende i tuoi contenuti meno visibili sui motori di ricerca e ti fa perdere traffico.
  • Danno alla reputazione del tuo sito web: i link cattivi possono far apparire il tuo sito web come un sito di bassa qualità e ciò può danneggiare la tua reputazione online.
  • Possibile deindicizzazione da parte di Google: se il tuo sito web ha troppi link cattivi in ingresso, Google e gli altri motori di ricerca potrebbero decidere di non farlo più apparire nei risultati della SERP. Si tratta di un caso limite, ma che è bene non escludere.
  • Effetto sulla SEO authority del tuo sito: ricevere backlink di bassa qualità provenienti da siti scadenti o dannosi può diminuire l’autorità del tuo sito. Di conseguenza, potrà essere più difficile posizionare contenuti strategici sui motori di ricerca.

Come dicevamo, monitorare il profilo backlink del tuo sito web è fondamentale. Per farlo, puoi utilizzare strumenti come il report link di Google Search console, o altri tool online com Majestic, o altri backlink checker. Grazie a strumenti di questo genere puoi:

  • Rilevare eventuali picchi improvvisi nei nuovi backlink, soprattutto se sono irrilevanti per i temi del tuo sito web.
  • Valutare la qualità dei link in ingresso e controllare se provengono da siti web di bassa qualità.
  • Nel caso di Google Search Console, come vedremo nel prossimo paragrafo, puoi usare uno strumento specifico per disconoscere il link di scarsa qualità e chiedere di eliminarlo.

Puoi considerare l’individuazione, l’analisi e le strategie di difesa dai link cattivi come l’altra faccia della link building. Strutturare architetture di link building efficaci è fondamentale per migliorare le performance SEO e attirare traffico organico sul tuo sito. Viceversa, prendere adeguate contromisure contro i link dannosi serve a non vanificare gli sforzi perché il tuoi sito offra contenuti di qualità, ben posizionati su Google che attirano traffico, visite e potenziali contatti.

Difendersi dai link cattivi: cinque suggerimenti

Se ti imbatti in link cattivi in entrata quando esamini il profilo di backlink del tuo sito web devi agire per rimuoverli il prima possibile. Ecco alcune azioni che puoi avviare:

  1. Contatta il proprietario del sito web da cui arriva il link dannoso: chiedigli di rimuovere il link e spiega perché è dannoso per il tuo sito web. Per dare più valore alla tua richiesta puoi anche presentare prove a supporto: esempi di peggioramento nel posizionamento, ad esempio ,o eventuali comunicazioni di sanzioni da parte dei motori di ricerca.
  2. Utilizza lo strumento Google Disavow. Se il proprietario del sito web non risponde o si rifiuta di rimuovere il link, puoi utilizzare lo strumento Google Disavow per rifiutare il link dannoso e indicare al motore di ricerca di ignorare il collegamento quando l’algoritmo valuta autorità e posizionamento dei contenuti tuo sito web. In questo caso, dovrai creare un elenco di tutti i backlink che desideri disconoscere, salvare l’elenco come file .txt. e inviarlo a Google tramite Google Disavow.
  3. Affidati a un professionista. Se non te la senti di agire da solo e preferisci contare sulla sicurezza che può darti un esperto di settore, puoi contattare una figura specializzata. Un professionista può aiutarti a monitorare il tuo profilo di backlink e prendere le contromisure più adeguate: chiedendo la rimozione dei link dannosi o disconoscendoli attraverso gli strumenti messi a disposizione sul web. Di più, può aiutarti a costruire una buina strategia di backlink, per trarre beneficio da link in ingresso di qualità provenienti da siti autorevoli.
  4. Documenta le tue azioni, tenendo un registro delle attività che intraprendi per rimuovere i link cattivi. Tieni traccia, ad esempio, delle e-mail ai proprietari di siti web o delle date in cui hai inviato le richieste di disconoscimento a Google.

Eliminando i backlink dannosi, puoi evitare che peggiorino l’autorità, il posizionamento e la reputazione del tuo sito web. Se cerchi un team che possa affiancarti, dal monitoraggio dei link in ingresso al tuo sito alla rimozione dei link cattivi, contattaci: i nostri esperti SEO potranno aiutarti in modo professionale ed efficace.

 

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